sabato, dicembre 19, 2009

HBO e la tv di nicchia

Specialmente negli ultimi anni sono sorte molte televisioni negli Stati Uniti che hanno voluto osare e sperimentare proponendo serie tv sui generis o comunque non corrispondenti ai gusti del telespettatore medio americano. L'apripista è stata sicuramente HBO, canale via cavo americano che sin dagli anni 90 si è distinto per voler proporre prodotti di altissima qualità (e budget) dalle trame "forti" o scomode. Come già anticipato su questo blog, per molti anni la serie di punta è stata I Soprano ed in seguito sono nate altre chicche che hanno avuto uno strepitoso successo oltreoceano come Sex and the City, Six Feet Under, Oz, True Blood, Rome ed altre ancora. Ma cosa hanno queste serie in più rispetto a quelle più comuni trasmesse da canali familiari come CW, Abc o Nbc? Prima di tutto vengono trattati argomenti che in genere la tv generalista non si può permettere di trattare, per via del pubblico destinatario e degli inserzionisti pubblicitari. Ecco quindi che per la prima volta viene descritta la vita di un boss mafioso dal suo punto di vista anzichè da quello dei Federali che gli sono alle calcagne. In Sex and the City viene descritta la vita disinvolta di quattro amiche single newyorchesi mentre in Six Feet Under è trattato il tema della morte dal punto di vista di una famiglia proprietaria di un'impresa di pompe funebri.
Dopo una leggera flessione con prodotti come Rome e Oz che ha vesto calalre l'interesse sul fenomeno HBO, recentemente è nato un nuovo prodotto, True Blood, che, sulla scia del nuovo interesse per storie con vampiri protagonisti,è stato considerato uno dei nuovi prodotti meglio riusciti della stagione.













Ecco il logo del canale tv HBO, in versione natalizia.

mercoledì, dicembre 16, 2009

Serie cattive!

Sono tutte quelle serie tv, trasmesse rigorosamente in seconda o addirittura in terza serata, che non seguono esattamente i canoni classici dei buoni sentimenti e dei valori di integrità e moralità. I protagonisti sono quelli che si possono definire i classici "cattivi", coloro che in genere si trovano dall'altra parte della storia, che fanno di tutto per rovinare la vita al protagonista "buono" di turno, che in questo caso, invece assume un ruolo secondario e marginale.

A dire la verità questo è il genere che preferisco perchè per una volta non si assiste alla solita trama letta dal punto di vista dei buoni che vincono sui cattivi, anche se come ogni prodotto americano che si rispetti, una sorta di buonismo, anche se letto in chiave ironica è sempre presente.

Serie di questo tipo vengono trasmesse su canali di nicchia, che osano sperimentare nuovi prodotti e che non badano all'auditel, come HBO, ShowTime, FX.

Eccone alcune: Nip/Tuck, Californication, Dexter, I Soprano (di cui ho già parlato in precedenza), Dirt (anche se di molto inferiore come qualità alle precedenti), Damages, The Shield.

Gli argomenti sono i più svariati ed alcune di loro hanno trame molto originali e sicurmente ben scritte. Le prime tre citate hanno in comune una sorta di ironia di fondo con cui vengono descritti i personaggi principali, quasi a voler giustificare il loro comportamento perverso.

Le seconde tre, invece, vogliono essere una denuncia alla corruzione ed alla grave crisi di valori che la società americana (e le sue istituzioni) stanno vivendo (nello specifico sono sotto accusa le categorie dei giornalisti, delle forze dell'ordine e degli avvocati).

domenica, dicembre 13, 2009

La Storia nei Telefilm

Le cosiddette serie "storiche" non hanno mai avuto un consolidato successo, in particolar modo considerando i prodotti americani. Recentemente sono degne di menzione solo due telefilm, veramente ben realizzati: Rome e I Tudors.

La prima serie è durata solamente due stagioni e fa parte della scuderia del canale HBO, a cui dedicherò un post prossimamente. E' narrata la storia di Roma negli anni di passaggio che vanno dalla crisi della Repubblica alla nascita dell'Impero con Ottaviano Augusto. Le scenografie ed i costumi sono così impeccabili e realistici che sembra quasi di immergersi nell'antica Roma e di viverla appieno. Data la composizione in episodi, la trama a volte appare lenta e un po' ripetitiva nonostante alcuni tratti storici siano stati romanzati ed il telefilm non ha avuto il successo sperato.

Diverso è il caso de I Tudors. Questa serie è ancora in onda con la quarta stagione ed è trasmessa da un altro canale "alternativo", ShowTime. Qui è narrata la storia d'Inghilterra ai tempi di Enrico VIII e delle sue numerose mogli. Anche in questo caso la trama risulta molto lenta e deifficile da seguire. io credo che sia proprio questo il limite di queste serie tv dal genere storico. Per un comune spettatore (per di più americano!) risulta molto più facile seguire le gesta di soldati romani e monarchi inglesi concentrate in due ore di film (vedi il Gladiatore) piuttosto che in 20 episodi da un'ora ciascuna, in cui ogni singolo evento storico viene sì descritto con minuzia di particolari ma allo stesso tempo perde di appeal e mordente.

Entrambe le serie hanno cercato di rimediare a ciò inserendo scene d'amore con nudi parziali, ma si vede che il pubblico televisivo ha notato di più la povertà dei dialoghi che le scene osé...