domenica, dicembre 20, 2009

Quando il finale arriva troppo presto...

Negli ultimi anni, forse anche per una crisi di idee degli sceneggiatori, sono sorte serie tv con trame particolari, diverse dalle solite con una trama orizzontale (che si sviluppa lungo l'arco dell'intero telefilm nelle varie stagioni) ed una verticale (ossia quella trama che ha un inizio ed una fine in un singolo episodio). I pilot di questi nuovi telefilm nascono da un determinato avvenimento dal quale poi si sviluppa tutta la storia attraverso le varie puntate ma che ad un certo momento è prevista anche una conclusione. Quindi, a differenza, delle serie tv normali che in toria hanno una storia senza fine, che potrebbe durare all'infinito, queste sono destinate ad un finale, ed anche a breve termine.

Serie di questo genere sono Lost, Prison Break, Flash Forword (new entry!), La vita segreta di una teenager americana ed altre ancora.

In questi telefilm la trama è sviluppata in modo tale da durare una, al massimo due stagioni, proprio perchè l'obiettivo finale della serie tv è da considerarsi a breve termine. Ad esempio, Lost narra le avventure di alcuni naufraghi che si ritrovano su un'isola deserta dopo lo schianto di un aereo: a lungo andare, e una volta salvati, la trama si esaurisce.

In Prison Break la trama si sviluppa intorno ad un'evasione da un carcere di massima sicurezza da parte di due fratelli detenuti ingiustamente: ovviamente una volta evasi la storia non ha più motivo di continuare.

In Vita segreta di una teenager americana è narrata la storia un'adolescente incinta che non sa se dare in adozione o meno il suo bambino: una volta nato, la vita della teenager americana non sarà più segreta...

Questo nuovo tipo di trame sta prendendo molto piede tra le serie tv appena uscite ma il limite, a mio avviso, è alto. Il telespettatore impiega una o due stagioni per affezionarsi e legarsi ad un telefilm e proprio quando comincia ad appassionarsi la serie si deve concludere. Sono comunque preferibili questo genere di conclusioni a quelle che si interropono in maniera improvvisa per calo di ascolti o mancanza di budget, lasciando il telespettatore con l'amaro in bocca, dopo aver seguito il proprio telefilm per anni.

sabato, dicembre 19, 2009

HBO e la tv di nicchia

Specialmente negli ultimi anni sono sorte molte televisioni negli Stati Uniti che hanno voluto osare e sperimentare proponendo serie tv sui generis o comunque non corrispondenti ai gusti del telespettatore medio americano. L'apripista è stata sicuramente HBO, canale via cavo americano che sin dagli anni 90 si è distinto per voler proporre prodotti di altissima qualità (e budget) dalle trame "forti" o scomode. Come già anticipato su questo blog, per molti anni la serie di punta è stata I Soprano ed in seguito sono nate altre chicche che hanno avuto uno strepitoso successo oltreoceano come Sex and the City, Six Feet Under, Oz, True Blood, Rome ed altre ancora. Ma cosa hanno queste serie in più rispetto a quelle più comuni trasmesse da canali familiari come CW, Abc o Nbc? Prima di tutto vengono trattati argomenti che in genere la tv generalista non si può permettere di trattare, per via del pubblico destinatario e degli inserzionisti pubblicitari. Ecco quindi che per la prima volta viene descritta la vita di un boss mafioso dal suo punto di vista anzichè da quello dei Federali che gli sono alle calcagne. In Sex and the City viene descritta la vita disinvolta di quattro amiche single newyorchesi mentre in Six Feet Under è trattato il tema della morte dal punto di vista di una famiglia proprietaria di un'impresa di pompe funebri.
Dopo una leggera flessione con prodotti come Rome e Oz che ha vesto calalre l'interesse sul fenomeno HBO, recentemente è nato un nuovo prodotto, True Blood, che, sulla scia del nuovo interesse per storie con vampiri protagonisti,è stato considerato uno dei nuovi prodotti meglio riusciti della stagione.













Ecco il logo del canale tv HBO, in versione natalizia.

mercoledì, dicembre 16, 2009

Serie cattive!

Sono tutte quelle serie tv, trasmesse rigorosamente in seconda o addirittura in terza serata, che non seguono esattamente i canoni classici dei buoni sentimenti e dei valori di integrità e moralità. I protagonisti sono quelli che si possono definire i classici "cattivi", coloro che in genere si trovano dall'altra parte della storia, che fanno di tutto per rovinare la vita al protagonista "buono" di turno, che in questo caso, invece assume un ruolo secondario e marginale.

A dire la verità questo è il genere che preferisco perchè per una volta non si assiste alla solita trama letta dal punto di vista dei buoni che vincono sui cattivi, anche se come ogni prodotto americano che si rispetti, una sorta di buonismo, anche se letto in chiave ironica è sempre presente.

Serie di questo tipo vengono trasmesse su canali di nicchia, che osano sperimentare nuovi prodotti e che non badano all'auditel, come HBO, ShowTime, FX.

Eccone alcune: Nip/Tuck, Californication, Dexter, I Soprano (di cui ho già parlato in precedenza), Dirt (anche se di molto inferiore come qualità alle precedenti), Damages, The Shield.

Gli argomenti sono i più svariati ed alcune di loro hanno trame molto originali e sicurmente ben scritte. Le prime tre citate hanno in comune una sorta di ironia di fondo con cui vengono descritti i personaggi principali, quasi a voler giustificare il loro comportamento perverso.

Le seconde tre, invece, vogliono essere una denuncia alla corruzione ed alla grave crisi di valori che la società americana (e le sue istituzioni) stanno vivendo (nello specifico sono sotto accusa le categorie dei giornalisti, delle forze dell'ordine e degli avvocati).

domenica, dicembre 13, 2009

La Storia nei Telefilm

Le cosiddette serie "storiche" non hanno mai avuto un consolidato successo, in particolar modo considerando i prodotti americani. Recentemente sono degne di menzione solo due telefilm, veramente ben realizzati: Rome e I Tudors.

La prima serie è durata solamente due stagioni e fa parte della scuderia del canale HBO, a cui dedicherò un post prossimamente. E' narrata la storia di Roma negli anni di passaggio che vanno dalla crisi della Repubblica alla nascita dell'Impero con Ottaviano Augusto. Le scenografie ed i costumi sono così impeccabili e realistici che sembra quasi di immergersi nell'antica Roma e di viverla appieno. Data la composizione in episodi, la trama a volte appare lenta e un po' ripetitiva nonostante alcuni tratti storici siano stati romanzati ed il telefilm non ha avuto il successo sperato.

Diverso è il caso de I Tudors. Questa serie è ancora in onda con la quarta stagione ed è trasmessa da un altro canale "alternativo", ShowTime. Qui è narrata la storia d'Inghilterra ai tempi di Enrico VIII e delle sue numerose mogli. Anche in questo caso la trama risulta molto lenta e deifficile da seguire. io credo che sia proprio questo il limite di queste serie tv dal genere storico. Per un comune spettatore (per di più americano!) risulta molto più facile seguire le gesta di soldati romani e monarchi inglesi concentrate in due ore di film (vedi il Gladiatore) piuttosto che in 20 episodi da un'ora ciascuna, in cui ogni singolo evento storico viene sì descritto con minuzia di particolari ma allo stesso tempo perde di appeal e mordente.

Entrambe le serie hanno cercato di rimediare a ciò inserendo scene d'amore con nudi parziali, ma si vede che il pubblico televisivo ha notato di più la povertà dei dialoghi che le scene osé...

martedì, dicembre 08, 2009

Serie Fantasy

Si definiscono serie Fantasy tutte quelle che hanno come argomento comune il Soprannaturale o il Fantastico. Personalmente non sono molto appassionata del genere ma non mi è mancato di seguirne qualcuna. Dato l'argomento, il pubblico destinatario è pressochè quello giovane che va dai 12 ai 25 anni. Alcune di queste riprendono la storia dalla mitologia greca come Hercules e Xena e altre dall'immaginario popolare come Streghe, Buffy ed il suo spin-off Angel. Proprio recentemente è tornato in auge il tema "vampiresco" e sulla scia di Buffy e Angel sono nate serie sul tema come True Blood, The Vampire Diaries, Moonlight.
La mia preferita resta Streghe (titolo originale Charmed), serie ben fatta sue tre sorelle streghe alle prese con demoni, stegoni e simili. La trama è povera e senza pretese, ma in mancanza di tematiche più coinvolgenti è sicuramente la serie migliore per un po' di evasione.


lunedì, dicembre 07, 2009

It's Xmas time!

Essendo in periodo natalizio non potevo non trattare i miei adorati telefilm sotto questa veste... Quando è Natale in una serie tv gli autori si sbizzarriscono e vengono create puntate ad hoc in cui tutto, ma proprio tutto, è adattato al clima natalizio. Si comincia dalle musiche di sottofondo a tema che accompagnano i protagonisti durante l'intera puntata. A volte, addirittura, anche i credits sono scritti con un font che ricorda il Natale. In genere le puntate a tema natalizio hanno un argomento comune che va dalla riscoperta dei valori della famiglia a quelli della solidarietà e della speranza per un nuovo futuro. Le scenografie e le ambientazioni sono fantastiche: ovunque sono presenti meravigliosi addobbi natalizi di ogni colore e foggia, ove possibile è presente la neve e, letteralmente, si respira il Natale in ogni secondo della puntata. Ovviamente tutto ciò è di grande effetto quando le puntate vengono trasmesse in concomitanza con il Natale vero per il telespettatore e purtroppo spesso accade che in Italia tali episodi vengano mandati in onda nei periodi più svariati, come in pieno Agosto o sotto Pasqua e quindi spesso questa scorpacciata di Natale risulta oltremodo "stonata".
Il telefilm che più di tutti ha saputo rappresentare lo spirito del Natale è senza dubbio Ally McBeal , con protagonista la sognatrice avvocatessa Ally che ha proprio il Natale come periodo preferito dell'anno. Addirittura da questi episodi è stata tratta una colonna sonora con le migliori canzoni natalizie cantate da Vonda Shepard nel telefilm. Ve ne sono, poi, molti altri che hanno saputo raccontare il Natale al meglio, magari con la giusta musica tradizionale o la giusta storia a tema natalizio, come Gilmore Girls, ER, House, M.D..
Ecco uno spezzone di episodio di Ally McBeal in cui la protagonista intona "White Christmas" con l'attore Robert Downey Jr.:

lunedì, novembre 30, 2009

Serie Teen

Si definiscono "teen" quelle serie destinate ad un pubblico adolescenziale e che hanno per protagonisti degli adolescanti.
Dai tempi del famoso Beverly Hills 90210, prima serie teen in assoluto, sono cambiate le generazioni ed ovviamente anche le trame ed i valori che queste serie possono offrire. Un limite fondamentale di questo genere è la breve durata che queste serie hanno: una volta che i protagonisti arrivano al fatidico diploma, in genere dopo 3 anni dall'inizio della serie, le vicende ambientate all'università o comunque al di fuori della scuola perdono di mordente e la serie è destinata a chiudere.
Qui vi fornisco un elenco delle più significative serie tv sul genere che hanno segnato varie generazioni:
Dawson's Creek: serie ambientata a Capeside, piccola località del New England americano, con protagonisti 4 adolescenti che analizzano le loro vite con elaborate discussioni ed elucubrazioni esistenziali. Originale.
One Tree Hill: altra serie ambientata nella profonda provincia americana con storie realistiche di giovani alle prese con problemi tipici della loro età. Questa serie si differenzia dalle altre perchè è stato sperimentato un cosiddetto "salto temporale" di 4 anni (esattamente gli anni dell'università) in cui i protagonisti, da adolescenti che erano, si ritrovano adulti e con altro tipo di responsabilità. Innovativo.

The O.C.: serie ambientata nel lusso dell'Orange County californiana, con protagonista un outsider dei quartieri poveri che viene adottato da una famiglia benestante alto-borghese. Questa serie non è sopravvissuta alla crisi del "dopo liceo". Stereotipato.

Gossip Girl: serie che si è adeguata allo sviluppo delle nuove tecnologie; le vite dissolute di giovani dell'Upper Class newyorchese che passano le giornate tra aperitivi e shopping di lusso, scambiandosi sms e email con i loro Blackberry e iPhone, vengono raccontate su un blog tenuto da una misteriosa "Gossip Girl". Interattivo.

90210: spin-off di BH90210, aveva la pretesa di sostiutire la serie capostipite del genere, ma sia le trame che i personaggi risultano inconsistenti. Nostalgico.